2009
"La scultura: un porre in opera incorporante di luoghi e con questi un aprire di contrade per un possibile abitare di uomini, per un possibile dimorare delle cose che li attorniano e li riguardano". Il valore che il filosofo tedesco Martin Heidegger dà al termine abitare è il paradigma nell'esperienza di Angelo Casciello, che si pone in dialogo con l'ambiente, dà allo spazio valore di luogo. Il luogo per Casciello è una concezione della scultura che si fa materia di spazio-ambiente, dando risposta ad una affettiva unità del linguaggio con quello della scultura e della pittura.
Il tempio del vento esprime il legame con la natura, in cui la campagna, la terra, il mondo contadino coi suoi riti e miti diventano stimolo e verifica per un percorso nell'arte. L'artista gioca sul rapporto tra pieni e vuoti, gioca con sottili e solide ramificazioni, come un totem, inserendosi nel paesaggio circostante e diventando elemento di continuità, materia che si lancia a ricucire il rapporto tra campagna e città. Casciello punta alla persistenza simbolica e ripensa gli spazi in cui la gente vive perchè l'opera plastica tenga conto dei suoni delle città, dei colori degli alberi, del fruscio del vento.
Per Gillo Dorfles "la rozza purezza del ferro si associa alla fuoriuscita delle tenui ramificazioni metalliche".
Il tempio del vento di Angelo Casciello, installata per la prima volta presso l'Anfiteatro Fonte Mazzola di Peccioli, adesso è collocata presso la terrazza del Centro Polivalente di Peccioli.
Bibliografia
Francesca Desii, Chiara Mori, Il tempio del vento di Casciello, Fondazione Peccioliper 2009.
Massimo Bignardi, Casciello. I luoghi dell'arte, Gutenberg Edizioni 2015, Fisciano (SA).
Artista | Angelo Casciello |
Titolo Opera | Il tempio del vento |
Data | 2009 |
Tecnica | |
Tipologia | Scultura |