Si intitola L'ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei piùapprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D'Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. E' la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture. D'Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. Aveva vent'anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (...)". Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; De Marco svela il finale della sua storia.
Vittorio Corsini: Volevo creare un corto circuito, un vortice, una vertigine verso l'alto, una spirale del male.
Tiziano Scarpa: Vittorio Corsini ha fissato dei corrimano sulle ringhiere che salgono a spirale quadrata. E' un intervento in apparenza molto lieve. Ma basta un pò di attenzione per capirne la forza. I corrimano sono applicati fuori della ringhiera, nel lato interno del campanile. Di fatto sono inutilizzabili per chi sale fisicamente i gradini. E allora per chi li ha messi? Per i fantasmi. Per i personaggi che fluttuano nell'aria. E' per questo - mi dico - che Corsini li ha foderati con quella pellicola cangiante, che reagisce alla luce cambiando colore. Sono segmenti diagonali, iridescenti, brevettati per gli esseri ascensionali, che vivono in altre dimensioni dell'esistenza: abitano nell'immaginazione di chi vede lo spirito di un luogo prendere forma di personaggi e storie".
Pietro Gaglianò: "All'interno la fuga verticale delle scale che attraversano la sua geometria è accentuata dal segno luminoso, e come liquido, del corrimano che è stato rivestito con una pellicola riflettente. Nell'atmosfera noir del racconto di Romano De Marco l'ascesa del campanile si svolge parallelamente a questa prospettiva ottica ma è continuamente, quasi violentemente, richiamata al livello del piano terra dalla piattaforma arancione che delimita la proiezione dell'architettura al suolo. Il colore arancione, tra i prediletti da Corsini, lucido, squillante, vibra nella sua estraneità alla consistenza ruvida della pietra antica e impone una continua attrazione al centro dello spazio, alla gravità della materia, alla caduta di un corpo che è richiamato verso il basso dal suo peso, dalla sua sostanza, dritto lungo tutta l'altezza dell'architettura".
Bibliografia
VOCI un coro a Peccioli per un progetto di Vittorio Corsini, con una narrazione di Tiziano Scarpa e un testo critico di Pietro Gaglianò, Gli Ori 2021, Pistoia.
Artista | Vittorio Corsini |
Titolo Opera | Spirale |
Data | |
Tecnica | Legno, pellicola e voce narrante |
Tipologia | Installazione |