Antonio Scurati presenta M. La fine e il principio

Domenica 13 aprile alle 17:30 alla Galleria dei Giganti Antonio Scurati presenta con Antonio Franchini M. La fine e il principio, il quinto e ultimo volume della serie di M.

Ad accompagnarli il quartetto d'archi dell'Accademia Musicale Alta Valdera

A soli 6 giorni dall’uscita nelle librerie (il libro uscirà martedì 8 aprile) e alla vigilia dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, Scurati torna a Peccioli per raccontarci la conclusione dell’impresa letteraria cominciata con M. Il figlio del secolo, per mostrarci il fascismo repubblichino e lo scempio di piazzale Loreto come mai era stato fatto prima. Mettendo in campo tutta la potenza e la pietas della letteratura, narra la tragica fine del dittatore e, con essa, il principio della libertà per l’Italia e per l’Europa.

 

Nonostante Pensavo Peccioli sia terminato da pochi giorni, la Fondazione Peccioliper, il Comune di Peccioli e il Post hanno deciso di organizzare una data extra del festival per celebrare un anniversario così importante per la storia del nostro paese. 

Il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni porge “un sincero ringraziamento ad Antonio Scurati perché ha mantenuto la promessa, fatta a Peccioli lo scorso dicembre, di tornare a presentare il suo ultimo libro. Siamo felici di accogliere nuovamente un grande autore, il cui rigoroso lavoro storico-letterario non ha eguali nell’editoria contemporanea”. 

 

In M. La fine e il principio siamo all’ultimo atto della tragedia del fascismo e della guerra. Scurati si concentra su un luogo, Milano, dove la guerra civile tocca il suo acme di sangue e di freddezza, tra fascisti torturatori e gappisti che colpiscono i loro bersagli arrivando silenziosamente alle spalle, in bicicletta; un solo colpo alla nuca prima di scomparire nel vuoto di una città spettrale. 

È la fine dell’impero, della monarchia, la fine dell’uomo che più di ogni altro ha marchiato a sangue il corpo della nostra storia, Benito Mussolini. È la fine di tutti i coprotagonisti, i cortigiani, i conniventi, quelli che fuggono e quelli che rimangono accanto al Duce fino all’ultimo; quelli che cercano “la bella morte” e quelli che hanno continuato a vivere nel dopoguerra cambiando pelle. 

Sotto il cielo di questo crepuscolo apocalittico, su questa terra devastata, germoglia, sorprendente, la giovane, tenace pianta della democrazia. 

 

L’ingresso è su prenotazione a questo link https://booking.peccioli.net/?ev=17


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